L’IMPERO BIZANTINO SOTTO GIUSTINIANO
Articolo tratto da http://www.tuttostoria.net/
Nel 527 si insediò sul trono di Costantinopoli il nuovo Imperatore d’Oriente: Giustiniano. Come priorità assoluta del suo governo, egli si propose di conquistare le province Occidentali ricreando in tal modo l’unità dell’Impero. Con una rapida e vittoriosa campagna, il generale Belisario sconfisse i Vandali riconquistando l’Africa. Quindi venne intrapresa la spedizione in Italia contro il regno degli Ostrogoti. Questa campagna dal 535 al 553 ridusse la penisola in rovinose condizioni: città in gran parte distrutte, popolazioni decimate, coltivazioni abbandonate e ovunque una grande miseria. Alla fine gli Ostrogoti furono sconfitti dal generale Narsete, perdendo così il proprio regno. Una parte di essi venne deportata in Oriente, mentre la maggioranza rimase in Italia ma privata di lingua e leggi proprie.
La penisola Italica divenne una provincia dell’Impero Bizantino e, dopo poco tempo anche la Spagna sud orientale venne conquistata dai Bizantini, che sconfiggendo i Visigoti, allargarono ulteriormente i loro possedimenti. Giustiniano divenne particolarmente famoso per il Corpus iuris Iustinianeum, un codice di leggi che viene ancora oggi utilizzato nella maggior parte degli Stati moderni.
Il periodo di regno di Giustiniano fu il più glorioso della storia bizantina: l’unità dell’Impero era quasi completamente ricostituita, grazie alla riconquista dell’Africa e di una buona parte della Spagna e di tutta l’Italia; l’autorità dell’Imperatore venne riconosciuta nelle aree occupate dalle popolazioni barbare, mentre una potente flotta ben attrezzata assicurava il dominio dei mari svolgendo un intenso traffico commerciale. L’organizzazione dello Stato era basata su una efficiente burocrazia controllata da Giustiniano stesso e ben sviluppata era anche l’economia, che poteva contare su di una prospera attività agricola e un’industria molto attiva e che produceva ottimi articoli pregiati che venivano poi esportati all’esterno dell’Impero.
Capitale dello Stato era Costantinopoli, grande e importante città che fungeva da ponte tra Oriente e Occidente. Vi giungevano genti di tutti i paesi e vi s’intrattenevano scambi commerciali e culturali. Durante il suo regno, Giustiniano vi fece edificare degli splendidi monumenti e la città divenne il principale centro dell’arte bizantina, che anche in Italia raggiunse forme di notevole bellezza. Tra gli edifici, il più importante fu realizzato a Costantinopoli ed è rappresentato dalla chiesa di Santa Sofia, che in breve divenne il monumento più sontuoso di tutto l’Impero.
In Italia i più importanti esempi di arte bizantina sono concentrati nella città di Ravenna, capitale dei terr itori bizantini nella penisola: la basilica di Sant’Apollinare in Classe e la chiesa di San Vitale, un capolavoro di architettura, nel quale spiccano degli splendidi mosaici, due dei quali raffigurano Giustiniano circondato da sacerdoti e cortigiani, e l’Imperatrice Teodora tra cortigiani e dame intenti a portare offerte al tempio. In questi mosaici è stato ben rappresentato lo sfarzo della corte e della vita bizantina.