Cesare Gaio Aurelio Valerio Diocleziano Augusto Iovio, imperatore romano più
noto esclusivamente come Diocleziano tra il 284 e il 305 d.C. legò la sua parabola a due
primati: la tetrarchia, ovvero la divisione
territoriale e amministrativa degli immensi domini romani, sempre più
ingestibili sulle spalle di un uomo solo, tra 2 augusti e 2 cesari. Il secondo
primato, quello che ci interessa in questa breve ricostruzione, è l’ultima e
più grave persecuzione dei Cristiani,
supportata per la prima volta da vere e proprie leggi di Stato.
I due temi sono collegati
giacché Diocleziano puntava a restituire stabilità all’impero dopo l’anarchia
del secolo precedente e, per questo obiettivo, soprattutto la religione - che fin
lì non era mai stata un suo preciso interesse - doveva sostenere il ritorno al tradizionalismo.
In questo senso, ormai consolidata la presenza
dei cristiani in tutto l’impero, i segnali di allarme e conflitto con il potere
dello Stato erano sempre più evidenti: i seguaci del Cristo professavano ad esempio l'astensione dalle pubbliche cariche e dai sacrifici alle divinità,
l'uguaglianza anche con i barbari, la contrarietà alla guerra, il rifiuto della
divinità dell’imperatore.
Quanto bastava per
scatenare con 4 editti, a partire dal 23 febbraio 303, una reazione
generalizzata che prevedeva la distruzione dei libri e delle chiese, la confisca
dei beni, l’esclusione dalla cittadinanza e dalla vita pubblica, la
carcerazione e la morte. Se l’opera di stabilizzazione
dell’impero e l'unità religiosa quali elementi di una rifondazione fa di Diocleziano
uno dei più grandi imperatori di Roma, non va dimenticato il contestuale paradosso
o contrappasso di questa grandezza: dopo di lui la tetrarchia cominciò ad
andare in pezzi sotto i colpi di una guerra civile, dal 306, che tra varie fazioni e pretendenti al trono imperiale vide prevalere Costantino
I come unico padrone.
L’unità si avviò verso un inesorabile declino con la
divisione tra Oriente e Occidente dalla fine del IV secolo. Costantinopoli
nuova capitale dell’impero e la religione cristiana sempre più preminente da
dopo l’editto di Costantino del 313 sulla libertà religiosa.
Finirono le
persecuzioni sui cristiani, iniziarono al contrario quelle sui pagani. Ma
questa è un’altra storia…